5 HECHOS FáCIL SOBRE RICORSO IN CASSAZIONE DESCRITOS

5 Hechos Fácil Sobre ricorso in cassazione Descritos

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Tra Appello e Cassazione intercorre un termine più lungo nel caso di mancata notifica della sentenza di una parte all’altra; tale termine è di sei mesi dalla pubblicazione della sentenza, ossia da quando i giudici trasmettono la sentenza alla cancelleria della Corte d’Appello che poi la trasmetterà alle parti in causa.

Una delle novità assolute e qualificanti della riforma del processo di cassazione è tuttavia l’introduzione del vincolo per le sezioni semplici al precedente delle sezioni unite (nuovo art. 374, co. 3): se infatti la sezione semplice ritiene di impar poter condividere il principio di diritto già in precedenza enunciato dalle sezioni unite, è obbligata a rimettere a queste ultime la decisione del ricorso con ordinanza motivata spiegando le ragioni del dissenso, giustificatrici della enunciazione di una nuova regola juris

La giurisprudenza ha affermato che il giudice di legittimità, ai fini della declaratoria di inammissibilità del ricorso, impar è chiamato ad una delibazione del tutto discrezionale quanto alla infondatezza (mera o manifesta) dei motivi, ma è tenuto ad operare una valutazione che tenga conto dei motivi che deducano inosservanza od erronea applicazione di leggi e la circostanza che essi risultino, o meno, caratterizzati da evidenti errori di diritto nell’interpretazione della norma posta a sostegno del ricorso; il che, come pure si è detto, accade, ad esempio, nei casi in cui: – si invochi una norma inesistente nell’ordinamento – si pretenda di disconoscere l’esistenza o il senso assolutamente univoco di una determinata disposizione di legge; – si riproponga una questione già costantemente decisa dalla giurisprudenza di legittimità in senso opposto a quello sostenuto dal ricorrente, senza addurre motivi nuovi o diversi per sostenere l’opposta tesi; per altro verso, qualora, con riferimento ai motivi che deducano vizi di motivazione valorizzando la circostanza che essi muovano, o meno, sul fatto, sullo svolgimento del processo o sulla sentenza impugnata, censure o critiche sostanzialmente vuote di significato in quanto manifestamente contrastate dagli atti processuali il che accade, ad esempio, nel caso in cui il motivo di ricorso attribuisca alla motivazione della  decisione impugnata un contenuto letterale, logico e critico radicalmente diverso da quello reale.

I documenti che riguardano la nullità della sentenza impugnata sono esclusivamente quelli che dimostrano vizi intrinseci della sentenza per mancanza di requisiti essenziali.

L’art. 365 stabilisce che il ricorso indirizzato alla Corte di cassazione deve essere sottoscritto a pena di inammissibilità da un difensore iscritto nell’apposito albo, munito di procura speciale.

In queste ipotesi il procedimento è annullato in radice e il giudizio può solo essere iniziato di nuovo;

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

Il deposito di copia analogica del controricorso, predisposto in originale telematico e notificato a mezzo PEC, senza attestazione di conformità o con attestazione priva di sottoscrizione autografa, è ammissibile se il controricorrente deposita copia informale del proprio atto di costituzione, insieme alle attestazioni delle ricevute della notifica a mezzo PEC, a condizione che il ricorrente non contesti la conformità dell'atto analogico depositato con l'originale ricevuto presso la propria casella PEC (Cass. 13 dicembre 2018 n. 32231).

Benché possa rinvenirsi una assonanza tra la notifica dell'avviso della udienza fissata per il giudizio di cassazione e la notifica del decreto di citazione per il giudizio di appello, poiché entrambe le notifiche sono destinate all'imputato personalmente, deve ritenersi che la causa di inammissibilità prevista dalla norma non sia estensibile - in assenza di qualsivoglia supporto letterale - al giudizio di cassazione che si svolge nei confronti di un imputato difeso ex officio.

Il ricorso dev'essere notificato alle altre parti del giudizio conclusosi con la sentenza della quale si chiede la correzione.

Alla stregua di detto principio generale, il vizio della notificazione del ricorso eseguita al domicilio eletto per il primo grado pur nella contumacia della parte in cargo di appello, non può che essere valutato come vizio di nullità, perchè è evidente che l’atto – certamente viziato perchè eseguito al di fuori delle previsioni dell’art. 330 ricorso per cassazione c.p.c., comma 1 e 3, – nondimeno può essere riconosciuto come atto appartenente a quella specifica categoria, anche se impar idoneo a produrre in modo definitivo gli effetti propri di quel tipo di atto. Peraltro il principio suddetto è coerente con il criterio distintivo adottato in molte delle decisioni citate che avevano ritenuto la nullità in fattispecie omologhe a quella in esame, perchè detto criterio, improntato alla valorizzazione della esistenza di navigate here un qualche “riferimento” o “collegamento” tra il luogo in cui è stata tentata la notifica e la persona cui la copia dell’atto avrebbe dovuto essere consegnata, ben può tradursi, in termini generali, nel rilievo che in quei casi l’atto era comunque individuabile come “notificazione” del ricorso, perchè quel determinato “riferimento” o “collegamento” al destinatario consentiva di impar escludere con anterioridad che la notificazione potesse raggiungere lo scopo suo proprio, e cioè quello di portare a conoscenza del destinatario il contenuto dell’atto notificato; motivo, questo, sufficiente a ritenere sanato il vizio dall’eventuale costituzione della parte, ovvero sanabile attraverso una nuova rituale notificazione nel termine assegnato dal giudice.

Il nuovo numero 6 stabilisce che il ricorso deve contenere la specifica indicazione per ciascuno dei motivi degli atti processuali, dei documenti e dei contratti o accordi collettivi sui quali il motivo si fonda, illustrando il contenuto rilevante degli stessi.

Il ricorrente tramite il proprio avvocato, deve notificare il ricorso alle parti interessate entro 60 giorni dalla notifica della sentenza o, in mancanza, entro 6 mesi dalla pubblicazione della sentenza, pena l'inammissibilità del ricorso.

gli estremi della sentenza impugnata (ossia l’autorità giudiziaria che ha emesso la sentenza; la sezione in check this blog cui è stata pronunciata; il numero della sentenza; la data della decisione, della sua pubblicazione e della notifica, se vi è stata);

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